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Postato il 14 aprile 2017 da Jaariz.
Categoria: Racconti.
“Sai, non vengo da qui, o meglio non vengo dal qui che conosci tu, da dove vengo io non c’è guerre da oltre 3000 anni, da quando gli dei ci hanno donato la magia spontanea.
Tutta la nostra società si basa sulla scuola dei sogni e delle trasformazioni. I maestri onirici ci portano in dei mondi paralleli, noi vediamo cose e creature nuove, ma non con gli occhi fisici, con gli occhi della mente, li vediamo così intimamente che quando torniamo dal sogno possiamo trasformarci in loro ed avere tutte le loro abilità fisiche e mentali.
Capisci che in questo mondo, dove non esiste più quel tipo di magia io e la mia squadra ci sentiamo persi, spaesati. Abbiamo cercato di adattarci come s’è potuto.
Chi fa quello che qua viene chiamato “mago”, bah come si fa a chiamare quella magia, chi il guerriero chi come me vive alla giornata e impara da quello che vede intorno.
Se in queste terre abbiamo trovato un senso è stato grazie all’aiuto di un gruppo di persone che si fanno chiamare gli Unicorni Alati, ci hanno aiutato, soprattutto all’inizio a trovare una stabilità mentale, un equilibrio.
Ma stai pur certo che se prendo il mangiasogni che ha distrutto il nostro viaggio, gli faccio vomitare fuori a calci tutti i mondi che ha distrutto.
Dammi ancora un po’ di tempo per riorganizzarmi…”
Momoven l’errante che si confessa con Valery in una serata con poca clientela
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Postato il 2 settembre 2010 da admin.
Categoria: Diario, Racconti, Torneo delle stagioni.
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Indice:
4 | 1 commento. |
Postato il 15 luglio 2010 da Miccar.
Categoria: Racconti, Torneo delle stagioni.
Intervista a Dancam il templare ▼
Salve Dancam, aiutaci a conoscerti meglio: due parole su di te.
Dancam “Il Guardiano del Fuoco di Vesta” appartiene alla stirpe dei templari puri con un padre come Deckard ed un nonno come Atalla.
Due parole sulla tua classe, il templare. Sicuramente una delle piu’ complete e versatili nell’1 contro 1.
Sicuramente la classe da me piu’ usata, nelle sfide ai tempi di deck andava bene contro chiunque (e si vedeva), ora senza il fuggi automatico c’e’ solo carica carica magari usando prima la bacchetta tiglio.
Quali ritieni siano i tuoi punti di forza? Su cosa conterai di piu’?
Vedremo di provare ad inventarci qualcosa
Cosa invece temi maggiormente? Una classe o magari una abilita’ specifica degli avversari..
Le classi piu’ forti ora come ora nelle sfide in arena sono il guardiano e il bardo senza alcun dubbio.
Quale classe speri di incontrare per prima?
Tutte le altre vanno bene
Che ambizioni hai per il torneo? Cosa speri di ottenere da esso?
Un po’ di divertimento.
In bocca al lupo!
Intervista a Ostamor il monaco ▼
Salve Ostamor, aiutaci a conoscerti meglio: due parole su di te.
Il mio nome è Ostamor, ho seguito le orme del mio padre spirituale Albituro, Lui mi ha insegnato l’importanza della preghiera
e l’arte del combattimento senza armi, ma soprattutto mi ha insegnato a vivere nella pace interna della propria fede e dei propri ideali.
Come lui ho seguito la via del bene e sono fedele seguace della dea Adelas; “Gli Unicorni Alati” è il mio fantastico Clan.
Due parole sulla tua classe, il monaco. La classe regina in guerra, ma che poche volte e’ stata utilizzata in sfide 1vs1!
Proprio come dici tu distruttivo in guerra … 1vs1 vedremo.
Il monaco conta sulla sua agilità e sulla potenza questo gli permette di evitare, schivare e di ritirarsi con abilità; gli avversari
raramente riescono a mettere a segno tutti i colpi a loro disposizione, questo fa si che il monaco sembri sempre un poco santato.
Quali ritieni siano i tuoi punti di forza? Su cosa conterai di piu’?
Agilità e potenza nei colpi, dovrò essere veloce a ridurre l”avversario all’impotenza.
Cosa invece temi maggiormente? Una classe o magari una abilita’ specifica degli avversari..
La classe che temo di più sono i caster visto che non conosco l’abilità della “carica gli avversari”,
quindi, con loro dovrò essere efficace e veloce prima che possano scaricare su di me i loro potenti
incantesimi.
Quale classe speri di incontrare per prima?
Ritengo che incontrare un guerriero al primo scontro possa essere una cosa interessante
Che ambizioni hai per il torneo? Cosa speri di ottenere da esso?
Le ambizioni sono sempre di raggiungere il massimo; ma la cosa interessante e’ di poter divertirsi
con gli amici e qualche sfottò a fine torneo non guasta.
In bocca al lupo!
Intervista ad Alikhere il guerriero ▼
Salve Alikhere, aiutaci a conoscerti meglio: due parole su di te.
Mi chiamo Alikhere, porgo i miei saluti e quelli del clan dei Custodi delle Leggende, che da qualche tempo mi hanno onorato di una posizione di comando al loro interno. Sono nato nelle immense distese ghiacciate del nord dove ho imparato le arti della guerra, in seguito affinate negli scontri con le creature terribili e insidiose che popolano il mondo.
Due parole sulla tua classe, il guerriero. Da sempre classe piuttosto utilizzata in eventi bellici ma quasi mai nei tornei.
Si, il guerriero è da sempre impiegato in guerra ma, con un po’ di fortuna, spero di riuscire a sfruttare la mia potenza offensiva anche in una sfida 1vs1.
Quali ritieni siano i tuoi punti di forza? Su cosa conterai di piu’?
Certamente il guerriero conta su un buon equipaggiamento corredato da qualche beverone magico… anche altri gingilli come pergamene e bacchette potranno aiutarmi; per il resto punto sulla forza bruta!
Cosa invece temi maggiormente? Una classe o magari una abilita’ specifica degli avversari..
In generale mi creeranno grossi problemi le classi castanti se non ridotte all’impotenza di lanciare incantesimi; la mia nemesi è il bastone nodoso. Per alcune classi iscritte sarà una sorpresa dato che non le ho mai affrontate in duelli diretti.
Quale classe speri di incontrare per prima?
Sarei curioso di vedere quali sono le possibilità dello psionico
Che ambizioni hai per il torneo? Cosa speri di ottenere da esso?
Spero di divertirmi nel combattimento facendomi valere
In bocca al lupo!
Intervista a Rytoij lo psionico ▼
Salve Ryotij, aiutaci a conoscerti meglio: due parole su di te.
Salve! Io sono Rytoij, uno dei tanti fratelli della famiglia Jiotyri. Sono ancora abbastanza giovane, ma ho gia partecipato a diverse guerre per il mio clan.
Due parole sulla tua classe, lo psionico. Da sempre classe amata o odiata, senza vie di mezzo, dagli avventurieri di Clessidra.
Da quando il maestro Vestryl mi disse che il Pensiero scorre potente in me, ho deciso di addestrarmi alle vie della Mente, come mio fratello maggiore Jiotyr, benchè purtroppo egli sia passato al lato oscuro.
Amore o Odio, aut aut, solo un Ithilid ragiona per assoluti! …(Rytoij mi guarda molto male, cercando di scorgere i miei pensieri)… Comunque, il Pensiero offre infinite possibilità, sia dal lato chiaro che dal lato oscuro, permettendo una vita movimentata e senza richiedere imprese stupefacenti per ottenere buoni risultati.
L’esperienza sale velocemente, con uno psionico! E anche la conoscenza…
(Rytoij proietta nella mia mente l’immagine di un enorme biblioteca…cerco di aprire un libro, ma improvvisamente il Bibiliotecario spunta da dietro uno scaffale e…)
Decisamente, io amo la mia classe. Del resto, l’odio porta al lato oscuro!
Quali ritieni siano i tuoi punti di forza? Su cosa conterai di piu’?
Mens sana in corpore sano. Il maestro Vestryl è soddisfatto di come mi sono addestrato, e io sono fiero di me.
La strategia di vittoria è segreta. Chi non ha testa ha gambe, ma come e’ noto, le gambe degli psio sono volentieri stanche, quindi dovrò usare la testa.
Cosa invece temi maggiormente? Una classe o magari una abilita’ specifica degli avversari..
Beh…non c’è molto da dire…a parte l’incantesimo del volo, tutti quelli che caricano rappresentano una minaccia…sempre che siano in grado di farlo…
Quale classe speri di incontrare per prima?
Hehehe, beh, non lo so! Se non altro, lo psionico e’ abbastanza bilanciato, e pur non essendo particolarmente forte contro nessuno, può sperare di battere chiunque.
Che ambizioni hai per il torneo? Cosa speri di ottenere da esso?
Un cultore del Pensiero non ha ambizioni, esse conducono al lato oscuro! (Di nuovo, Rytoij mi fissa con i suoi grandi occhi azzurri, mi sento un pò a disagio) Partecipare al torneo serve a mettermi alla prova e ad accrescere la mia affinità con il Pensiero. Bisogna essere sempre pronti. Soprattutto, spero di NON vincere il vello, esso ripudia il lato chiaro del Pensiero.
In bocca al lupo!
Intervista a Dorimel il saggio ▼
Salve Dorimel, aiutaci a conoscerti meglio: due parole su di te.
Salve a tutti. Sono Dorimel il Magister, Erede di Melidor il Savio. Mercante leggendario e, sopratutto, membro del Triumvirato che oramai da anni guida il glorioso clan degli Unicorni Alati… Ma, a pensarci bene, la verita’ e’ che oramai sono solo un vecchio saggio molto, molto avanti con gli anni.
Due parole sulla tua classe, il saggio. Classe da sempre molto poco utilizzata in tornei o battaglie.
Ho sempre ritenuto il saggio la piu’ versatile tra le classi che popolano queste lande.. L’utilita’ di un saggio in gruppo credo sia fuori discussione.. Spero di riuscire a dimostrare che anche nell’uno contro uno un saggio ha poco da invidiare alle altre classi..
Quali ritieni siano i tuoi punti di forza? Su cosa conterai di piu’?
Puntero’ tutto sulla varieta’ incredibile di incantesimi che la mia classe mi offre. I miei avversari non potranno in alcun modo avere certezze riguardo al modo in cui decidero’ di affrontare ogni singolo combattimento!
Cosa invece temi maggiormente? Una classe o magari una abilita’ specifica degli avversari..
Temo fondamentalmente i guerrieri.. I selvaggi per la loro destrezza e i mezzi giganti per la potenza dei loro colpi.
Quale classe speri di incontrare per prima?
Qualunque classe va bene. Ogni classe ha i suoi punti deboli.. Provero’ a sfruttarli a dovere.
Che ambizioni hai per il torneo? Cosa speri di ottenere da esso?
Voglio dimostrare a tutti che una profonda conoscenza puo’ essere piu’ forte della enorme potenza fisica. Non penso di riuscire a vincere il torneo, ma voglio arrivare il piu’ lontano possibile!
In bocca al lupo!
Che Adelas mi assista!
Intervista a Laryel il bardo ▼
Salve Laryel, aiutaci a conoscerti meglio: due parole su di te.
Bhè ero uno dei più assidui frequentatori dell’arena tanto tanto tempo fa…per lunghi anni ho dominato praticamente incontrastato…alcune mie imprese sono nella storia…come uccidere il famoso secondo cavaliere Kaliseth senza subire nemmeno un graffio oppure trionfare da malvagio contro il più forte guerriero del tempo possessore del Giustiziere Damishan…conservo non meno di un centinaio di teste di illustri combattenti del passato nella mia bacheca, ma oramai sono molto anziano…probabilmente non mi ricordo più nemmeno come si pugnala alle spalle…ahahahah…
Due parole sulla tua classe, il bardo. Una classe molto duttile, che sta riscuotendo parecchio successo in questo torneo (la hanno gia’ scelto tre partecipanti sui sette attualmente iscritti).
Due sole parole…letale e affascinante.
Quali ritieni siano i tuoi punti di forza? Su cosa conterai di piu’?
Bhè la mia rapidità e la mia pugnalata sono le armi che prediligo, ma tutto va correlato al mio avversario.
Cosa invece temi maggiormente? Una classe o magari una abilita’ specifica degli avversari..
Paradossalmente la mia stessa classe…
Quale classe speri di incontrare per prima?
Vedi sopra…
Che ambizioni hai per il torneo? Cosa speri di ottenere da esso?
Riassaporare il gusto del sangue…altrui…ahahahah….
In bocca al lupo!
Salve Raiel, aiutaci a conoscerti meglio: due parole su di te.
Salve a tutti, sono Raiel il bardo e da ormai lungo tempo sono alla guida del glorioso clan degli Unicorni Alati. Sicuramente avrete sentito narrare dai miei colleghi bardi più di una delle mie innumerevoli avventure combattute in nome di Adelas…
Due parole sulla tua classe, il bardo. Una classe molto duttile, che sta riscuotendo parecchio successo in questo torneo (la hanno gia’ scelto tre partecipanti su sette).
E’ una classe molto versatile e potente che offre molte abilità ma anche per questo è molto difficile padroneggiarla pienamente
Quali ritieni siano i tuoi punti di forza? Su cosa conterai di piu’?
Conterà sulla precisione della mia cara e fidata Aeglos
Cosa invece temi maggiormente? Una classe o magari una abilita’ specifica degli avversari..
Ogni classe ha i suoi punti deboli e i suoi punti forti. L’importante è colpire al posto giusto al momento giusto.
Quale classe speri di incontrare per prima?
Nessuna in particolare, prima o poi dovrò affrontare tutti quanti per giungere alla vittoria
Che ambizioni hai per il torneo? Cosa speri di ottenere da esso?
La gloria della vittoria.
In bocca al lupo!
Intervista a Xias il guardiano ▼
Salve Xias, aiutaci a conoscerti meglio: due parole su di te.
Sono una spia di un lontano regno dittatoriale chiamato Trornia e vivo nei boschi.
Due parole sulla tua classe, il guardiano. Una delle classi che personalmente prediligo. Infinite possibilita’ di approccio contro qualunque avversario..
Si, grandi abilità da sfruttare sia in pace che in guerra e pure per pulire la stanza.
Quali ritieni siano i tuoi punti di forza? Su cosa conterai di piu’?
La destrezza e prestanza fisica sono i punti di forza, ma conterò sullo smarrimento dell’avversario.
Cosa invece temi maggiormente? Una classe o magari una abilita’ specifica degli avversari..
Il mio acerrimo nemico è il templare…
Quale classe speri di incontrare per prima?
Lo psionico.
Che ambizioni hai per il torneo? Cosa speri di ottenere da esso?
Un paiolo da birra d’oro.
In bocca al lupo!
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Postato il 14 aprile 2009 da thunyr.
Categoria: Racconti.
Osservando il cielo di una notte serena vidi una cometa balenare nella notte riflettendosi nel mare;ero giunto in quella foresta spinto dal desiderio di purificazione; trascorsi un tempo indefinito cinto da poveri stracci a meditare sul cambiamento che mi attendeva di li a poco; ripresi la meditazione chiudendo gli occhi e una sensazione di benessere invase la mia mente; ed è in questo stato frammisto di torpore e gioia indefinita che venni svegliato la mattina da un messaggio mentale della Dea che scuotendomi dal dormiveglia mi comunicò che il momento tanto atteso era giunto, il momento della prova suprema;intrapresi dunque un cammino di diverse ore verso la capitale per raggiungere la sede degli Unicorni,il glorioso clan.Arrivato in capitale di prima mattina mi diressi spedito verso la sede del clan. Sull’entrata della sede trovai la compagnia di eroi che mi avrebbe aiutato nell’impresa;la compagnia era composta da Jaariz, Sinke, Arayl, Dorimel, Groath, Kiav, Wadrash; una lettera magica galleggiava a mezz’aria; era un evidente segno che lì dentro era contenuto il mio destino; aprii con impazienza; lessi:
Thunyr! la tua Dea a scriverti, so che a
lungo mi hai cercato, brancolando nel buio.
Il momento giunto, sei finalmente pronto
a diventare un Unicorno. Tre libri
sono stati sparsi per il mondo, essi
rappresentano le tre virtu’ principali
ed indispensabili per diventare un Unicorno.
Mettili insieme e mi troverai.
Trovami e sarai finalmente un Unicorno Alato!
Cerca il primo in cima ad una scalinata,
attento pero’ alle schegge di legno!
Cerca il secondo tra i cunicoli oscuri
attento al padrone, dei bassi il signore!
Il terzo infine in cima ad un pennone
con una lettera allegata e la nuova indicazione..!
Inizia a riflettere, ma la mia inesperienza ebbe un peso enorme;dove poteva essere una scalinata con schegge di legno?I compagni furono prodighi di consigli e in effetti di clex è certamente l’albero del canalonecompresi che il legno poteva riferirsi ad un albero.Ebbene l’albero famoso delle lande ;per cui intraprendemmo un cammino verso quel luogo;arrivati percorremmo tutta la scalinata evitando l’albero e arrivammo da quern; certo, mi convincevo sempre piu, siamo in cima ad una scalinata ,e il legno è rappresentato dall’albero; fu un attimo, e con la potenza di fuoco della compagnia di eroi quern era a terra;presi il primo libro dal corpo. Grazie alla esperienza dei componenti la compagnia ci volle poco per capire che il signore dei ‘bassi’ della lettera era il signore dei duergar. Ci dirigemmo dunque lì;non temevo nulla perchè giravo insieme a eroi preceduti dalla fama della loro potenza;arrivammo alla città dei nani tra le alte colline. Fu un attimo e il signore dei duergar era a terra esangue;preso anche il secondo libro. Diressi tutta la mia attenzione verso l’ultimo tassello; ovviamente il pennone suggeriva una nave e la prima nave,quella piu vicina alla capitale è il vascello.Si decise di provare lì. Arrivati al pennone però non trovammo nulla; dopo qualche tentennamento si pensò bene che qualche mob aveva raccolto il libro. Dopo aver inutilmente cercato nel corpo di uno spettro di marinaio si trovò il libro e la seconda lettera nel corpo di un pictz. Sì, finalmente l’opera era compiuta.La seconda lettera recitava così
Ti aspetto infine al tempio degli Dei…
Usa la polverina grigia e in un attimo sarai da me!
Un ultimo enigma rimaneva, dove fosse la polvere grigia; ma ricordavo di averne sentito parlare,nella grotta della creatura informe; perciò ci dirigemmo lì. Dopo aver fatto fuori la creatura raccolsi la polvere, la lanciai; come d’incanto si aprì un passaggio e i nostri occhi furono invasi di luce;la Dea Adelas era li!mi inchinai davanti a lei e così gli eroi della compagnia; la Dea mi parlò; piansi di gioia ero riuscito dove non credevo. La Dea per sua benevolenza apprezzò i miei tentativi; pronunciai brevi parole di fedeltà e di ammirazione verso ella.Tornammo in sede dove la festa durò a lungo; di questa ammissione ringrazio i compagni di ventura della gloriosa compagnia degli Unicorni per l’enorme aiuto datomi; ringrazio la Dea per la Divina Misericordia.
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Postato il 14 febbraio 2008 da Miccar.
Categoria: Racconti.
Con un ritardo di qualche mese, ho finalmente trovato qualche minuto per scrivere il resoconto (si fa per dire) dell’impresa di Reimold.. L’ho appena inserita sul sito di clex, lo metto pure qui.. tanto e’ breve.
Sedeva pensieroso su una vecchia e scomoda sedia di legno. Gli occhi fissi su un punto imprecisato della scura parete, il corpo immobile, ma la mente in piena attivita’.. Un susseguirsi di immagini, nitide e definite, prendevano forma a ritmo frenetico nei suoi pensieri.. Immagini di luoghi conosciuti ma terribili, di mostri spaventosi, di armi e oggetti preziosi e utili..
E poi le immagini a lui piu’ care.. Quelle degli amici, dei compagni di clan.. Di quei giovani eroi che fin dai suoi primi passi gli avevano insegnato tutto, che lo avevano aiutato e incoraggiato nelle avversita’ e nei momenti difficili senza aspettarsi nulla in cambio..
Era giunto il momento di restituire qualcosa a chi aveva creduto in lui..
Di nuovo le immagini degli spaventosi mostri e dei mortali pericoli che lo attendevano..
Era una impresa ardua.. Terribile.. Mai riuscita a nessun altro prima di allora.. Ma piu’ si avvicinava il momento, piu’ in lui cresceva la voglia e la determinazione..
Piu’ si avvicinava il momento, e piu’ le idee e i ricordi prendevano forma, si assestavano, andavano a definire il quadro d’azione, oramai chiaro nella sua mente. Sapeva cosa fare, e sapeva come farlo.
Lentamente si alzo’ dalla sedia, si avvicino’ all’unica finestra nella stanza e scosto’ la spessa stoffa che ricopriva il vetro. Gli ultimi raggi di un sole oramai tramontato illuminavano ancora il cielo all’orizzonte, mentre cupe e veloci nubi si addensavano sul suo capo.
Il crepuscolo.. Termine di quel lungo, lunghissimo giorno.. Preludio a quella memorabile, indimenticata impresa.
Con un gesto deciso chiuse la tenda e si diresse alla scrivania. Accese veloce il computer ed effettuo’ il login. Pochi minuti ancora e il prode Reimold, primo fra tutti, avrebbe attraversato da solo, con audacia e determinazione, le perigliose terre di Kaeder.. Da adepto.
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Postato il 22 gennaio 2008 da Jaariz.
Categoria: Racconti.
Un racconto scritto da Barrion in occasione della nomina di Henri a divinità
Fù un giorno strano quello di ieri, un giorno che mi ricorderò per tutta la vita, un giorno che mi segnò profondamente nell’animo; fù il giorno in cui persi un generale, un compagno di avventure, un amico.
Tutto ebbe inizio nella mia stanza alla locanda dell’Unicorno due giorni fà.
Era oramai notte fonda, pochi erano i viandanti ancora svegli tutti si stavano riposando in attesa del giorno che sarebbe venuto, giorno di Gloria forse ma anche giorno di tragedia per chi non fosse stato in grado di superare i propi limiti al fine di diventare forse un eroe.
Era notte fonda dicevo e qualcosa mi impediva di dormire…ero agitato, avvertivo nell’aria che sarebbe successo qualcosa di terribile, ma non sapevo a chi e neppuro cosa sarebbe successo ma questo presentimento che mano a mano diventava un ossessione mi rendeva pazzo.
Cercai sollievo nelle erbe calmanti donatemi dal mio amico Saggio, mi sdraiai sul mio letto spartano, ringraziai ancora le mie Divinità pregando perchè proteggessero tutti i miei amici, tutti i miei fratelli di Clan e tutte le persone bisognose d’aiuto e alla fine finalmente mi addormentai.
Non fù però un sonno tranquillo.
Quella notte sognai molto e i sogni per noi chierici sono messaggi mandati dalle Divinità per metterci in guardia da sventure che dovranno capitare oppure nel maggiore dei casi per ordinarci di eseguire il loro volere in queste lande mortali.
Si io sono un chierico, il mio compito è di aiutare le persone bisognose di aiuto, di portare e diffondere la parola degli Dei su questa terra; la mia è una vita dura, di sacrificio, che però mi dona molte soddisfazioni, ma non divaghiamo su questo…..
Nel sogno mi trovavo da solo, tutto era nero e non si sentiva nessun rumore.
All’improvviso una luce mi avvolse completamente e la sagoma di una persona mi apparve e scomparve dinnanzi agli ochhi…
poi buio come prima.
Subito dopo mi ritrovai in Capitale, riconobbi tutti i miei fratelli di Clan ma stranamente nessuno mi vedeva ne sentiva.
Erano tutti riuniti e tristi piangevano la morte di qualcuno.
Tutto intorno a me si fece di nuovo buio e senza nemmeno rendermene conto mi ritrovai in una una cripta….
Stranamente notai che sulle pareti vi era il simbolo del nostro Clan, il Glorioso Clan degli Unicorni Alati e sulla tomba posta infondo vi era una scritta che non riuscì a distinguere completamente : ‘In onore al nostro G…’ .
Poi mi svegliai.
Era giorno, la Capitale si era svegliata già da molto tempo ed io ero ancora intontito dal sogno fatto la notte precedente, ma di una cosa ero sicuro bisognava prepararsi al peggio perchè da li a poco qualcosa di terribile sarebbe successo.
Passai per la piazza della capitale, tappa obbligatoria per recarmi in chiesa per le solite preghiere mattutine e qui vidi il nostro più acerrimo nemico, il templare Tibodo che stava parlando con alcuni membri del suo Clan.
Quando mi vide passare un ghigno di disprezzo apparve sul suo volto e con una voce carica d’odio e di malignità mi disse -Questa volta neppure le tue arti da curatore potranno salvarlo, questa sera mi prenderò la sua vita e tu, stupida marionetta, non potrai fare niente- poi scomparve insieme ai suo compagni.
Tutto cominciava ad essere chiaro, il sogno premonitore, l’incontro con il nemico le sue parole piene d’odio, la sua enorme sicurezza…. tutto portava ad una unica soluzione : Volevano uccidere un membro del nostro Clan, ma chi… ma soprattutto quando, in che luogo, in che circostanza.
Per la prima volta nella mia vita mi ritrovai terrorizzato, inerme di fronte ad un avvenimento terribile.
La cosa che mi venne spontanea fu quella di correre in Chiesa e lì chiedere aiuto a chi forse poteva darmi una mano per sventare la congiura che da li a poco sarebbe stata compiuta, la Signora degli Unicorni la Dea che ispirò tre valorosi guerrieri un mago un templare e un chierico a fondare questo Clan, Dea che dall’alto ci protegge e che forse oggi eviterà una catastrofe.
La incontrai in sogno come tutte le volte che l’andavo a trovare nella sua Dimora un bellissimo bosco con un lago di acqua cristallina dove era solita farsi trovare di fianco ad un bellissimo Unicorno Alato bianco come la neve nobile e saggio; lei bellissima vestita di una veste bianca che si muoveva insieme al vento così come i suoi capelli di un biondo oro lunghi fino alle spalle.
Le raccontai quello che era successo e alla fine del mio racconto mi disse – ‘ Caro Barrion come tutte le cose mortali anche gli uomini arrivano alla fine della loro vita, ci sono persone che vivono di più altre che vivono meno a lungo.
Questa sera una persona a te cara giungerà alla fine della sua vita mortale, però mio caro amico non sempre la morte deve essere vista come una cosa negativa anzi ci sono dei casi in cui la morte è solo il mezzo per elevare il propio spirito all’immortalità………’- si interruppe sospirando e poi continuò ‘tu non potrai fare niente per salvare questa persona, il suo destino è già stato scritto quindi mettiti l’animo in pace’
Poi scomparve ed io mi ritrovai nella chiesa dove mi ero rifugiato per pregare.
La giornata prosegui lenta, curai chi aveva bisogno di cure, aiutai giovani viandanti bisognosi fino a sera quando finalmente mi recai nella mia stanza per cenare da solo come oramai molte sere da questa parte.
Prima per lo meno mi faceva compagnia il prode guerriero Henri generale del nostro Clan ma prima di tutto mio amico nella vita da almeno 40 anni.
Era parecchio tempo che non si faceva sentire, era molto impegnato nelle faccende del Clan, impegni che lo portavano a peregrinare molto lontano in cerca di nuove leve per il nostro esercito o per cercare trattative pacifiche con altri Clan rivali.
Ultimamente lo vedevo triste, schiavo del tempo che lo stava logorando fisicamente senza tuttavia intaccare il suo coraggio e la sua forza spirituale ma si sà per un guerrafondaio come lui questa situazione di precaria salute non era delle migliori.
Aveva molti amici, ma anche molti nemici come per esempio Tibodo che lo vedeva come l’emblema del bene più puro e quindi da distruggere senza esitazioni.
Per il momento contro di lui se l’è sempre cavata egregiamente ma con gente di quella categoria non ci poteva aspettare nulla di buono; se sul campo di battaglia Henri è e resterà sempre il più forte nella vita di tutti i giorni è vulnerabile come tutti.
La luna era piena ed illuminava la fontana della piazza, io avevo appena finito di cenare quando sentì bussare alla mia porta.
Andai ad aprire e con mio sommo stupore vidi il mio Generale che a stento si reggeva in piedi pallido e tremante.
Lo presi prima che cadesse sul pavimento, le sue condizioni erano gravissime respirava a stento e ruzzoli di sangue gli uscivano dalla bocca.
Rantolando mi disse ‘Amico mio la mia ora stà per giungere, sono stato colpito a tradimento dal mio più grande nemico ma non gli porto rancore per questo, l’invidia a volte ti porta a compiere azioni che non vorresti fare ma stai attento perchè lui e il suo clan cercheranno di colpire anche voi ora che io sono già praticamente spacciato.
Terrorizzato lo sdraiai sul letto e qui cercai in tutti i modi di salvarlo grazie alle mie arti curative ma tutto fu vano.
Sorridendomi mi disse che il veleno con il quale era stato colpito non poteva essere sconfitto e che presto sarebbe entrato in circolo completamente provocandogli un arresto cardiaco.
Mi chiese di chiamare intorno a se tutti i suoi fratelli Unicorni quei fratelli che per molto tempo aveva difeso utilizzando tutte le forze a sua disposizione.
Lo trasportai di peso al Soppalco della capitale, dove eravamo soliti riunirci prima di ogni guerra e li aspettammo l’arrivo di tutti.
La reazione delle persone che mano a mano arrivavano correndo era di terrore, tristezza, incredulità.
Era la prima volta che vedevano il loro imperioso generale ridotto come uno straccio accasciato in preda a i dolori sul pavimento.
Tutti che lo incitavano ad alzarsi a non mollare, lo rassicuravano dicendo che sarebbe guarito che sarebbe tornato l’uomo di prima.
Ma infondo ai loro cuori tutti sapevano che quella era l’ultima volta che vedevano il loro Generale e così come fanno tutte le persone addolorate per la perdita di qualcuno di caro piansero.
Successe una cosa stranissima, un lampo di luce avvolse tutta la stanza ed una donna bellissima ci apparve dinnanzi.
Il suo nome era Khendra Dea immortale della natura che sorridendo ci disse di non preoccuparsi che il nostro Generale aveva molto colpito le Divinità e che quindi volevano premiarlo.
Dal nulla comparve il sommo Divino colui che plasmò le nostre lande e con somma gioia ci disse ‘Piccoli mortali il vostro attaccamento verso il vostro Generale e incomiabile ma non disperate l’unica cosa che morirà sarà il suo corpo ma il suo spirito verrà reso immortale in maniera che egli possa vivere ed essere ricordato per l’eternità’
Con un gesto della mano fece fermare il tempo e con sommo stupore di tutti vedemmo lo spirito del nostro Generale uscire dal suo corpo che scomparve subito dopo.
Quando il tempo ricominciò a scorrere quello che avevamo di fronte era l’incarnazione della virtù guerriera un uomo alto forte bellissimo ma allo stesso tempo molto saggio.
Ci salutò con un cenno della mano e prima di sedere di fianco alle Divinità su nell’Olimpo mi guardò fisso negli occhi e mi disse ‘Tocca a te ora prendere il mio posto amico mio, io veglierò su di voi come ho sempre fatto ma tu rendi onore al Clan come ho fatto io…Addio’.
Scomparve.
Tutti erano in festa Henri il Generale degli Unicorni è diventato Divinità…..tutti erano contenti……tutti Gridavano Omore e Gloria a Henri……io ero rimasto solo ancora incredulo dell’accaduto felice ma allo stesso tempo dispiaciuto di aver perso un amico.
Da questo momento in poi tutto sarebbe statp più difficile i Clan rivali ci avrebbero subito dichiarato guerra, il Clan aveva perso un capo bisognava riorganizzare tutto…..
Ancora intento a pensare a tutte queste cose me ne tornai nella mia camera sicuro che quella notte, in sogno lo avrei sicuramente reincontrato.
Barrion Santo de Gli Unicorni Alati
Vostro Santo Protettore
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