Background Momoven

Postato il 14 aprile 2017 da Jaariz.
Categoria: Racconti.

“Sai, non vengo da qui, o meglio non vengo dal qui che conosci tu, da dove vengo io non c’è guerre da oltre 3000 anni, da quando gli dei ci hanno donato la magia spontanea.
Tutta la nostra società si basa sulla scuola dei sogni e delle trasformazioni. I maestri onirici ci portano in dei mondi paralleli, noi vediamo cose e creature nuove, ma non con gli occhi fisici, con gli occhi della mente, li vediamo così intimamente che quando torniamo dal sogno possiamo trasformarci in loro ed avere tutte le loro abilità fisiche e mentali.
Capisci che in questo mondo, dove non esiste più quel tipo di magia io e la mia squadra ci sentiamo persi, spaesati. Abbiamo cercato di adattarci come s’è potuto.
Chi fa quello che qua viene chiamato “mago”, bah come si fa a chiamare quella magia, chi il guerriero chi come me vive alla giornata e impara da quello che vede intorno.
Se in queste terre abbiamo trovato un senso è stato grazie all’aiuto di un gruppo di persone che si fanno chiamare gli Unicorni Alati, ci hanno aiutato, soprattutto all’inizio a trovare una stabilità mentale, un equilibrio.
Ma stai pur certo che se prendo il mangiasogni che ha distrutto il nostro viaggio, gli faccio vomitare fuori a calci tutti i mondi che ha distrutto.
Dammi ancora un po’ di tempo per riorganizzarmi…”

Momoven l’errante che si confessa con Valery in una serata con poca clientela

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L’eco di Clessidra 2

Postato il 2 settembre 2010 da admin.
Categoria: Diario, Racconti, Torneo delle stagioni.

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Indice:

  • Torneo delle stagioni
  • Ipse Dixit

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Le interviste pre torneo

Postato il 15 luglio 2010 da Miccar.
Categoria: Racconti, Torneo delle stagioni.

Intervista a Dancam il templare ▼

Intervista a Ostamor il monaco ▼

Intervista ad Alikhere il guerriero ▼

Intervista a Rytoij lo psionico ▼

Intervista a Dorimel il saggio ▼

Intervista a Laryel il bardo ▼

Intervista a Raiel il bardo ▼

Intervista a Xias il guardiano ▼

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Resoconto Quest

Postato il 14 aprile 2009 da thunyr.
Categoria: Racconti.

Osservando il cielo di una notte serena vidi una cometa balenare nella notte riflettendosi nel mare;ero giunto in quella foresta spinto dal desiderio di purificazione; trascorsi un tempo indefinito cinto da poveri stracci a meditare sul cambiamento che mi attendeva di li a poco; ripresi la meditazione chiudendo gli occhi e una sensazione di benessere invase la mia mente; ed è in questo stato frammisto di torpore e gioia indefinita che venni svegliato la mattina da un messaggio mentale della Dea che scuotendomi dal dormiveglia mi comunicò che il momento tanto atteso era giunto, il momento della prova suprema;intrapresi dunque un cammino di diverse ore verso la capitale per raggiungere la sede degli Unicorni,il glorioso clan.Arrivato in capitale di prima mattina mi diressi spedito verso la sede del clan. Sull’entrata della sede trovai la compagnia di eroi che mi avrebbe aiutato nell’impresa;la compagnia era composta da Jaariz, Sinke, Arayl, Dorimel, Groath, Kiav, Wadrash; una lettera magica galleggiava a mezz’aria; era un evidente segno che lì dentro era contenuto il mio destino; aprii con impazienza; lessi:

Thunyr! la tua Dea a scriverti, so che a

lungo mi hai cercato, brancolando nel buio.

Il momento giunto, sei finalmente pronto

a diventare un Unicorno. Tre libri

sono stati sparsi per il mondo, essi

rappresentano le tre virtu’ principali

ed indispensabili per diventare un Unicorno.

Mettili insieme e mi troverai.

Trovami e sarai finalmente un Unicorno Alato!

Cerca il primo in cima ad una scalinata,

attento pero’ alle schegge di legno!

Cerca il secondo tra i cunicoli oscuri

attento al padrone, dei bassi il signore!

Il terzo infine in cima ad un pennone

con una lettera allegata e la nuova indicazione..!

 

Inizia a riflettere, ma la mia inesperienza ebbe un peso enorme;dove poteva essere una scalinata con schegge di legno?I compagni furono prodighi di consigli e in effetti di clex è certamente l’albero del canalonecompresi che il legno poteva riferirsi ad un albero.Ebbene l’albero famoso delle lande ;per cui intraprendemmo un cammino verso quel luogo;arrivati percorremmo tutta la scalinata evitando l’albero e arrivammo da quern; certo, mi convincevo sempre piu, siamo in cima ad una scalinata ,e il legno è rappresentato dall’albero; fu un attimo, e con la potenza di fuoco della compagnia di eroi quern era a terra;presi il primo libro dal corpo. Grazie alla esperienza dei componenti la compagnia ci volle poco per capire che il signore dei ‘bassi’ della lettera era il signore dei duergar. Ci dirigemmo dunque lì;non temevo nulla perchè giravo insieme a eroi preceduti dalla fama della loro potenza;arrivammo alla città dei nani tra le alte colline. Fu un attimo e il signore dei duergar era a terra esangue;preso anche il secondo libro. Diressi tutta la mia attenzione verso l’ultimo tassello; ovviamente il pennone suggeriva una nave e la prima nave,quella piu vicina alla capitale è il vascello.Si decise di provare lì. Arrivati al pennone però non trovammo nulla; dopo qualche tentennamento si pensò bene che qualche mob aveva raccolto il libro. Dopo aver inutilmente cercato nel corpo di uno spettro di marinaio si trovò il libro e la seconda lettera nel corpo di un pictz. Sì, finalmente l’opera era compiuta.La seconda lettera recitava così

 

Ti aspetto infine al tempio degli Dei…

Usa la polverina grigia e in un attimo sarai da me!

 

Un ultimo enigma rimaneva, dove fosse la polvere grigia; ma ricordavo di averne sentito parlare,nella grotta della creatura informe; perciò ci dirigemmo lì. Dopo aver fatto fuori la creatura raccolsi la polvere, la lanciai; come d’incanto si aprì un passaggio e i nostri occhi furono invasi di luce;la Dea Adelas era li!mi inchinai davanti a lei e così gli eroi della compagnia; la Dea mi parlò; piansi di gioia ero riuscito dove non credevo. La Dea per sua benevolenza apprezzò i miei tentativi; pronunciai brevi parole di fedeltà e di ammirazione verso ella.Tornammo in sede dove la festa durò a lungo; di questa ammissione ringrazio i compagni di ventura della gloriosa compagnia degli Unicorni per l’enorme aiuto datomi; ringrazio la Dea per la Divina Misericordia.

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L’impresa

Postato il 14 febbraio 2008 da Miccar.
Categoria: Racconti.

Con un ritardo di qualche mese, ho finalmente trovato qualche minuto per scrivere il resoconto (si fa per dire) dell’impresa di Reimold.. L’ho appena inserita sul sito di clex, lo metto pure qui.. tanto e’ breve.


Sedeva pensieroso su una vecchia e scomoda sedia di legno. Gli occhi fissi su un punto imprecisato della scura parete, il corpo immobile, ma la mente in piena attivita’.. Un susseguirsi di immagini, nitide e definite, prendevano forma a ritmo frenetico nei suoi pensieri.. Immagini di luoghi conosciuti ma terribili, di mostri spaventosi, di armi e oggetti preziosi e utili..
E poi le immagini a lui piu’ care.. Quelle degli amici, dei compagni di clan.. Di quei giovani eroi che fin dai suoi primi passi gli avevano insegnato tutto, che lo avevano aiutato e incoraggiato nelle avversita’ e nei momenti difficili senza aspettarsi nulla in cambio..
Era giunto il momento di restituire qualcosa a chi aveva creduto in lui..
Di nuovo le immagini degli spaventosi mostri e dei mortali pericoli che lo attendevano..
Era una impresa ardua.. Terribile.. Mai riuscita a nessun altro prima di allora.. Ma piu’ si avvicinava il momento, piu’ in lui cresceva la voglia e la determinazione..
Piu’ si avvicinava il momento, e piu’ le idee e i ricordi prendevano forma, si assestavano, andavano a definire il quadro d’azione, oramai chiaro nella sua mente. Sapeva cosa fare, e sapeva come farlo.
Lentamente si alzo’ dalla sedia, si avvicino’ all’unica finestra nella stanza e scosto’ la spessa stoffa che ricopriva il vetro. Gli ultimi raggi di un sole oramai tramontato illuminavano ancora il cielo all’orizzonte, mentre cupe e veloci nubi si addensavano sul suo capo.
Il crepuscolo.. Termine di quel lungo, lunghissimo giorno.. Preludio a quella memorabile, indimenticata impresa.

Con un gesto deciso chiuse la tenda e si diresse alla scrivania. Accese veloce il computer ed effettuo’ il login. Pochi minuti ancora e il prode Reimold, primo fra tutti, avrebbe attraversato da solo, con audacia e determinazione, le perigliose terre di Kaeder.. Da adepto.

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Per Henri

Postato il 22 gennaio 2008 da Jaariz.
Categoria: Racconti.

Un racconto scritto da Barrion in occasione della nomina di Henri a divinità

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